Tomba della cultura Ichma trovata in Perù

Durante gli scavi ad Ancon, un distretto della provincia settentrionale di Lima, in Perù, gli archeologi hanno rivelato una tomba della cultura Ichma.

Intorno all'XI secolo, l'Ichma emerse nelle valli dei fiumi Lurin e Rimac a sud di Lima. Questa cultura pre-Inca durò fino al 11 quando furono assimilati nell'Impero Inca.

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La tomba contiene resti, offerte e il fascio funerario che è stato trovato insieme a vari manufatti di offerta, come vasi di mate e ceramiche. Credito immagine: Andina / Giusto uso

Si pensa che gli Ichma fossero una popolazione di lingua aymara che si stabilì nelle regioni costiere vicino a Lima all'indomani del declino dell'impero Wari. Durante questo periodo furono stabiliti numerosi piccoli regni e alleanze, con la cultura Chancay che dominava la parte settentrionale di Lima e la cultura Ichma che dominava la parte meridionale.

Gli Ichma avevano la loro capitale, precedentemente nota come Ishma, chiamata Pachacamac. Lì eressero almeno 16 piramidi e adorarono la divinità Pacha Kamaq, il dio della creazione.

Gli operai dell'azienda Calidda hanno portato gli archeologi a conoscenza dell'antica tomba quando stavano costruendo un nuovo oleodotto. Questo sepolcro risaliva a 500 anni fa, alla fine del periodo Ichma, e il corpo era posto in un buco, coperto con coperte di fibre vegetali e legato insieme con corde legate in un disegno geometrico.

Nel luogo di sepoltura ci sono diversi oggetti destinati ad essere usati come doni funerari, come ceramiche e contenitori per un mate, un tipo di bevanda a base di erbe ricavata dalle foglie essiccate della pianta yerba mate (Ilex paraguariensis), che molte culture nelle Americhe mettono a bagno in acqua calda per fare una bevanda ricca di caffeina.

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Credito immagine: Andina / Giusto uso

Caravedo, un rappresentante di Calidda, ha dichiarato che la loro azienda ha incaricato degli archeologi di monitorare i loro progetti di installazione di Gas Natural per garantire la conservazione dei monumenti archeologici della città. Inoltre, collaborano con il Ministero della Cultura per salvare e proteggere qualsiasi scoperta.