Più di 100 siti religiosi preispanici legati ad antichi culti andini scoperti in Bolivia

Le ricerche condotte nella regione di Carangas, nell'altopiano boliviano, hanno individuato una sorprendente concentrazione di siti religiosi preispanici, legati sia agli antichi culti andini dei wak'a (montagne sacre, colline tutelari e antenati mummificati) sia all'insediamento inca dei regione. Tra questi siti spicca un particolare centro cerimoniale per le sue caratteristiche inedite per le Ande.

La Bolivia è nota da tempo per la sua ricca storia e il suo patrimonio culturale. Il paese ospita alcune delle più magnifiche rovine antiche e siti religiosi preispanici del mondo. In una scoperta rivoluzionaria, sono stati trovati più di 100 siti religiosi preispanici collegati agli antichi culti andini. Si ritiene che questi siti siano stati utilizzati per vari scopi religiosi, comprese le offerte agli dei e il culto degli antenati. La scoperta fornisce un'incredibile visione della vita quotidiana e delle credenze del popolo andino che visse più di mille anni fa.

Fotografie dei siti concentrici murati nella zona del Rio Lauca di Carangas.
Fotografie dei siti concentrici murati nella zona del Rio Lauca di Carangas. © P. Cruz | Google Earth.

Recentemente, gli archeologi in Bolivia hanno identificato un notevole insieme di 135 siti situati in cima alle colline, la maggior parte dei quali sono direttamente associati ad antiche aree di produzione agricola. Questi possono essere identificati sul terreno e nelle immagini satellitari dal loro numero variabile di muri concentrici (tra due e nove per sito), ognuno dei quali occupa un diverso livello di terrazzamento intorno alla sommità della collina.

Molti pezzi di ceramica antica sono stati scoperti in ogni luogo e provengono principalmente da stili provenienti da aree vicine durante il periodo tardo intermedio e tardo (1250-1600 d.C.). Inoltre, ci sono alcuni tipi di ceramica che sono collegati all'espansione meridionale degli Incas. La maggior parte dei frammenti ceramici corrisponde a ciotole, piatti e vasetti, indicandone l'uso nelle pratiche commensali e rituali.

Vista da Waskiri, che mostra le sagome delle principali montagne sacre della regione (in alto); distribuzione dei luoghi sacri intorno a Waskiri (in basso).
Vista da Waskiri, che mostra le sagome delle principali montagne sacre della regione (in alto); distribuzione dei luoghi sacri intorno a Waskiri (in basso). © P.Cruz / Giusto uso.

Oltre a questi siti con pareti concentriche, gli archeologi hanno identificato anche un sito completamente diverso, Waskiri, vicino al fiume Lauca e al confine boliviano-cileno. Si tratta di un'imponente costruzione circolare, situata su una piccola collina, che sorprende sia per le sue grandi dimensioni (140 m di diametro) che per il suo disegno e regolarità.

Il sito ha un anello gigante attorno ad esso con 39 spazi collegati che misurano ciascuno tra 106 e 144 metri quadrati. All'interno di quest'area si trova un grande slargo di circa 1 ettaro, disseminato di abbondanti frammenti ceramici ascritti al Tardo Intermedio e al Tardo Periodo, simili a quelli osservati nei siti collinari a circolo concentrico.

Non sono state da loro scoperte strutture o resti materiali riconducibili a periodi precedenti o recenti. Oltre al sito principale, altre due costruzioni circolari di 24 e 23 metri di diametro erano situate rispettivamente a una distanza di 40 metri e 255 metri.

Il monumento circolare scoperto a Waskiri, in Bolivia.
Il monumento circolare scoperto a Waskiri, in Bolivia. © Antichità / Giusto uso

Il centro cerimoniale preispanico di Waskiri non è solo una scoperta sorprendente in questa regione desertica delle Ande scarsamente popolata, ma presenta anche caratteristiche senza precedenti nelle Ande preispaniche.

Secondo i ricercatori, il primo riferimento al sito si trova nella cronaca del sacerdote evangelizzatore Bartolomé Álvarez, che viaggiò attraverso la regione di Carangas negli anni Ottanta del Cinquecento.

Mentre Álvarez esplorava questa regione, si è imbattuto in un'informazione che ha suscitato il suo interesse: l'esistenza di un "grande edificio circolare". In questo magnifico edificio circolare, le principali autorità indigene della regione, Curacas e Caciques, si sono incontrate per celebrare la più grandiosa cerimonia degli Inca - l'Inti Raymi - che si celebrava ogni anno durante il mese di giugno.

Questo era un momento in cui il sole era allo zenit e gli Inca credevano che fosse un momento perfetto per ringraziare il dio Sole per le sue generose benedizioni. Anche Guaman Poma, il famoso cronista inca, scrisse di questo significativo evento. Oltre agli Inti Raymi, in questa maestosa struttura si tenevano anche altre celebrazioni religiose, incluso il sacrificio rituale di animali.

Torri funerarie del Rio Lauca
Torri funerarie del Rio Lauca © P. Cruz / Giusto uso

L'importanza religiosa e politica di queste celebrazioni e luoghi è stata evidenziata nelle parole di Álvarez quando ha descritto i partecipanti mentre entravano in una sorta di "solenne ubriachezza" in questi edifici molto particolari che considerava "la casa e gli affari dell'inferno".

In conclusione, questo centro cerimoniale e il paesaggio rituale in cui si trova Waskiri forniscono materiale ricco per ulteriori studi sulla storia preispanica di questa parte delle Ande, un'area che è stata generalmente poco studiata. Ulteriori ricerche consentiranno agli investigatori di testare queste ipotesi e interpretazioni iniziali.


Lo studio originariamente pubblicato su antichità. Aprile 11, 2023.